Oliviero La Stella

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 Oliviero La Stella, giornalista, scrittore.

La lettura vive in Italia, particolarmente negli ultimi anni, una fase di declino. Si vendono e si leggono meno libri, sempre meno. Anche su questo terreno, in Europa, occupiamo le posizioni di coda. Le ricadute di tale fenomeno sono preoccupanti.

Anni fa l’Associazione italiana degli editori di libri, l’Aie, pubblicò una ricerca che dimostrava come i paesi con il maggiore “consumo” di cultura, e dunque anche con gli indici di lettura più alti, siano quelli con una più solida e dinamica crescita del PIL. Non si intende certo affermare che la lettura fa crescere il prodotto interno lordo; ma si può senz’altro dire che essa è uno degli elementi fondamentali – insieme con la scuola, l’università e altri ancora - di quel processo di formazione culturale che nell’era dell’”economia della conoscenza” è essenziale per rendere i cittadini propulsori di sviluppo.

La lettura, inoltre, ci rende cittadini più consapevoli. Ed è pertanto anche un elemento importante per innalzare il livello di democrazia di un paese.

 

Potremmo aggiungere che essa è uno strumento di crescita personale, oltre che un grande piacere; ma sono i primi due aspetti evidenziati a suffragare la necessità, per uno Stato, di investire risorse nella promozione della lettura. Purtroppo, come sappiamo, in Italia lo Stato investe in questo campo poco o nulla. Briciole rispetto a quanto fanno altre nazioni.

Tuttavia l’Italia è il paese delle contraddizioni. In questo ambito la contraddizione è rappresentata dalla miriade di associazioni di cittadini che, per puro volontariato, si impegnano nella promozione della cultura in tutti i suoi aspetti. Una galassia nella quale l’Associazione Caffè Corretto brilla con particolare energia.

A fondare l’associazione è, nel dicembre del 2010, un gruppo di dieci amici con la passione per la lettura: Alvaro, Anna Maria, Antonella, Claudia,  Cristina,Elena, Emanuela, Ilda, Irene, Maria e Marina. Danno vita a un caffè letterario itinerante – caffè “corretto”, appunto, con letture, dibattiti e incontri con gli autori – che con cadenza mensile viene allestito in vari luoghi del territorio di Cave. L’iniziativa raccoglie nel tempo sempre più consenso e oggi l’associazione conta centotrenta soci.

Il 2011 segna la nascita del Premio letterario Caffè Corretto Città di Cave, articolato in due sezioni: una dedicata a testi di narrativa pubblicati nel corso dell’anno, una a racconti inediti. A valutare le opere della prima sezione è una giuria popolare ed è sempre una giuria popolare a selezionare i testi della sezione inediti. Al presidente della giuria – incarico che mi onoro di assolvere sin dalla nascita del premio – spetta scegliere successivamente il vincitore fra i cinque testi selezionati.

Con l’istituzione del premio l’attività dell’Associazione Caffè Corretto assume una rilevanza nazionale. Lo testimoniano i nomi dei vincitori delle quattro edizioni, nella sezione riservata ai libri editi. Si tratta infatti di scrittori di primo piano sulla scena letteraria italiana: nel 2011 Michela Murgia, nel 2012 Giuseppina Torregrossa, nel 2013 Fabio Stassi, nel 2014 Paola Mastrocola. Lo testimoniano inoltre le figure del mondo della cultura che l’attività dell’associazione ha richiamato a Cave: Dacia Maraini, Antonio Pennacchi, Simone Cristicchi, Maria Pia Veladiano, Ginevra Bompiani, Luca Bianchini, oltre agli autori già citati.

Gli amici dell’Associazione Caffè Corretto, tuttavia, non si accontentano dei traguardi raggiunti e intendono con più forza continuare a remare controcorrente – contro il declino culturale del Paese – ponendosi nuovi e più ambiziosi obiettivi. Non si può non sostenerli, perché ciò che fanno è nell’interesse di tutti.