In attesa del Premio - X Edizione
Ci siamo. Il 27 Giugno alle ore 18.00 avrà inizio la Decima Edizione del Premio Letterario Caffè Corretto - Città di Cave. Un traguardo importante... ma come ci siamo arrivati? Vediamolo in questo video curato da Monolite Magazine
Ricordiamo che potrete seguire la serata di premiazione nella diretta Facebook sulla pagina del Premio Letterario
Elezione vincitore X edizione Premio Letterario sezione editi
Alla presenza del Sindaco Angelo Lupi, dell'Assessore alla Cultura Silvia Baroni e del direttivo dell'Associazione, coadiuvati dall'avvocato Valentina Maggi si è svolto ieri lo spoglio dei voti per eleggere il libro vincitore della X edizione del nostro Premio Letterario sezione editi. Durante la diretta facebook è stato decretato vincitore il libro "Niente caffè per Spinoza" di Alice Cappagli edito da Einaudi. Gli 88 giurati di questa edizione si sono espressi così:
Niente caffè per Spinoza: voti 27
Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio: voti 21
Per un po': voti 13
Luce rubata al giorno: voti 9
La memoria della cenere: voti 7
Tu salvati: voti 7
Benevolenza cosmica: voti 4
Complimenti alla vincitrice e un ringraziamento ai giurati con l'augurio di poter stare di nuovo insieme per la serata finale.
Ringraziamo inoltre Monolite Magazine per la copertura dell'evento e la gestione della diretta.
Paolo Valentino - Tu salvati - Recensione di Giulia
Eccoci arrivati all'ultima recensione dei libri in gara della X edizione del Premio. Tu salvati di Paolo Valentino edito da SEM.
Per un istante ha il desiderio di voltarsi e a passo svelto tornare dentro il baretto, infilarsi oltre il biliardino, oltre il tavolino col mazzo di carte napoletane abbandonato, raggiungerla, prenderla per le spalle, dolcemente – anzi no, con forza e dirle: ”Galdina, vieni con me, andiamo a scuola. Si sistema tutto, lo sai”. Non lo fa…
Durante la fine degli anni ’90, in una provincia di Milano, una diciassettenne si toglie la vita gettandosi dal tetto di un edificio. È Galdina Castaldi, Miss Cesso del Liceo 1993, una ragazza considerata così sgraziata e antipatica che nessuno si stupisce del suo gesto. Quel suicidio, però, rappresenta una svolta dolorosa per la vita di altre persone. Arianna viene da una buona famiglia, ha ottimi voti a scuola, ma è piena di rabbia e in conflitto con la madre. Davide, un ragazzo solitario e silenzioso, ha un dolore di cui non riesce a parlare perché deriva da un male che è diventato per lui motivo di scherno. Carla ha custodito per troppi anni un segreto che ha paura di dimenticare. Bice Righetti è un’insegnante che ha perso l’amore per il suo lavoro e non ha simpatia per gli studenti, da anni si è chiusa in se stessa e non si accorge di ciò che le succede intorno.
Leggi tutto: Paolo Valentino - Tu salvati - Recensione di Giulia
Emanuele Altissimo - Luce rubata al giorno - Recensione di Giulia
Cari amici di Caffè Corretto, ecco la quinta recensione di Giulia. Luce rubata al giorno di Emanuele Altissimo edito da Bompiani
Anche nelle mie notti c’era posto solo per mio fratello. Lo seguivo mentre si allontanava nell’oscurità, gli correvo dietro. Lo tiravo per una spalla e urlavo la mia rabbia con la voce amplificata degli incubi. Lui però non rispondeva mai. Restava fermo con un sorriso spaventoso. Allora mi svegliavo in lacrime, pieno d’odio, del tutto inesperto di come può ridurti l’amore.
Luce rubata al giorno è un romanzo che parla di sentimenti e di dolore. A raccontare la storia di quell’estate che cambiò per sempre la vita di una famiglia è un ragazzo di 13 anni. Questo è il motivo per cui il linguaggio della narrazione è asciutto, concreto e privo di formalismi. Nel flusso di coscienza di questa giovane vita si avverte l’urgenza di raccontare qualcosa.
Olmo non è come i ragazzi della sua età, il dolore e la mancanza l’hanno privato della spensieratezza tipica della preadolescenza. Quelle piccole ingenuità nascoste tra le righe, oltre a suscitare tenerezza, assumono un valore fondamentale per capire e apprezzare la lettura.
Leggi tutto: Emanuele Altissimo - Luce rubata al giorno - Recensione di Giulia
Fabio Bacà - Benevolenza cosmica - Recensione di Giulia
Cari amici di Caffè Corretto, ecco la quinta recensione di Giulia. Benevolenza cosmica di Fabio Bacà edito da Adelphi.
«Il mondo è uno strano posto, e formalizzarne con una cerimonia la presa d’atto è il primo dei rituali d’ingresso a cui sottoporrei ogni nuovo arrivato. Non c’è aspersione di acque battesimali che possa eguagliare l’impatto salvifico di questa certezza: la vita è una faccenda incomprensibile e nessuna religione, superstizione o legge fisica è in grado di spiegarne il significato.»
Kurt O’Reilly vive a Londra dove dirige l’Istituto Nazionale di Statistica. Da qualche mese si trova ad affrontare una serie di eventi troppo fortunati. La buona sorte lo perseguita e anche le situazioni più difficili si trasformano in occasioni vantaggiose. Niente seccature quotidiane, inspiegabili promozioni sul lavoro, i guadagni si moltiplicano e le donne restano ammaliate dalla sua presenza. Un numero eccessivo di eventi favorevoli, al di fuori di ogni previsione statistica. Kurt deve capire cosa ci sia all’origine di questa macchinazione, perché la vita lo sta privando del brivido dell’incertezza.
E se a un periodo prolungato di benevolenza cosmica corrispondesse uno altrettanto lungo di malasorte?
Per dare una spiegazione a quanto gli accade, Kurt chiamerà in causa la logica, la statistica, la religione e la filosofia.
Leggi tutto: Fabio Bacà - Benevolenza cosmica - Recensione di Giulia
Niccolò Agliardi - Per un po' - Recensione di Giulia
Cari amici di Caffè Corretto, ecco la quarta recensione di Giulia. Per un po' di Nicola Agliardi edito da Salani
<<Le famiglie affidatarie. Stelle sparse nel buio. Una categoria giuridica per classificare persone che avrebbero voglia di dare affetto per sempre, ma accettano di offrirlo soltanto per un po’.>>
Una storia potente, quella di un genitore affidatario che decide di accogliere in casa un ragazzo con un cuore in frantumi. Niccolò ha 44 anni, è un uomo single e nessuna convivenza all’orizzonte. Federico è appena maggiorenne, è arrabbiato con il mondo e ha vissuto dieci anni in una comunità a nord di Milano. Entrambi odiano le bugie. Due generazioni che si attraggono, si respingono e si arricchiscono a vicenda. Due mondi che per un po’ si incontrano e convivono regalando momenti di comicità e tenerezza. Ma quando una ferita resta aperta le conseguenze possono essere devastanti e il passato può tornare a far male.
Insieme al libro dovrebbe esserci un’avvertenza: maneggiare con cura! Se è vero che in ogni storia c’è qualcosa dell’autore, in questo romanzo c’è la vita di due persone, almeno un po’, che provano a formare una famiglia, almeno per un po’.
Parlare di un libro ispirato a una storia vera non è mai facile, si spera di farlo con il giusto rispetto verso i sentimenti dei protagonisti; la regola fondamentale è astenersi dai giudizi e lasciarsi trasportare dalle emozioni. Il risultato è una lettura catartica e liberatoria, che fa cadere lo sguardo al di là delle colpe.
Leggi tutto: Niccolò Agliardi - Per un po' - Recensione di Giulia
Chiara Marchelli - La memoria della cenere - Recensione di Giulia
Cari amici di Caffè Corretto, ecco la terza recensione di Giulia. La memoria della cenere di Chiara Marchelli edito da NN Editore.
<<Prima ci deve essere stato lo sguardo. Gli occhi di Patrick che sono diventanti attenti, allarmati. Dopo ci deve essere stata la voce, il mio nome ripetuto: Elena, Elena. Il mio nome che Patrick pronuncia quando siamo in mezzo agli altri o per dichiarare la mia presenza nel suo mondo. Sapendo che corrisponde a me, e quindi a lui.
Per dirlo lì, in quel modo, noi due soli, si deve essere accorto subito che stava accadendo qualcosa di grave.>>
Elena è una scrittrice, si trova nella casa a New York quando un aneurisma la colpisce mettendo a rischio la sua vita e il suo equilibrio. Grazie all’intervento tempestivo di Patrick raggiunge l’ospedale in tempo. Insieme decidono di trasferirsi in Francia, a Mézac, un paesino ai piedi del vulcano Puy de Lùg. Durante la convalescenza riceve la visita dei genitori, ma il soggiorno e la convivenza si rivelano più difficili del previsto. Mentre qualcosa ribolle nell’intimità della protagonista, il vulcano si prepara ad eruttare.
<<Credo esista una misura di saturazione oltre la quale non si può andare. Nei sentimenti, nei pensieri. Colmi quella misura e, se non ti fermi, il corpo si ferma per te.>>
Leggi tutto: Chiara Marchelli - La memoria della cenere - Recensione di Giulia